Salus in manu est: dopo la vaccinazione “NO COVID” non trascurare mai l’igiene personale.

La prevenzione è fondamentale e inequivocabile.

Al di là di ideologie, credi e convinzioni personali. Lo dimostrano – in milioni di pezzi e in migliaia di ettolitri, rispettivamente – le mascherine chirurgiche e i gel disinfettanti che sono diventati pane quotidiano nella vita degli italiani da oltre un anno.

A fine Ottobre, oltre il 75% della popolazione italiana aveva completato il proprio ciclo vaccinale (1): dopo la profilassi contro il Coronavirus, molte persone si sentono sollevate e più protette, mentre il rischio di ammalarsi gravemente è ridotto al minimo per tutti.

Tuttavia, nel frattempo un’altra pietra miliare è stata scolpita tra le nostre abitudini: quella delle buone prassi di igiene personale che in futuro faranno sempre più parte del nostro tran-tran giornaliero. In casa e al lavoro.

A questo scopo, dunque, l’Istituto Superiore della Sanità (ISS) ha prescritto a tutti i lavoratori di continuare a osservare – indipendentemente dallo stato di vaccinazione – tutte le misure di prevenzione quali distanziamento fisico, uso di mascherine e DPI, igiene delle mani e altre precauzioni secondo la valutazione del rischio (2) istituite in corso di pandemia, perché eventuali soggetti ancora positivi probabilmente possono essere contagiosi e rappresentare così un rischio per chi non è stato ancora completamente vaccinato.

Misure igieniche protocollate condivise (3) diventano indispensabili e inderogabili, considerando che il rischio occupazionale di contagio virale è governato da 3 variabili: (a) esposizione, (b) prossimità e (c) aggregazione (4).

Anche se la via di trasmissione più temibile del Coronavirus rimane quella respiratoria, da non sottovalutare resta anche quella del contatto con superfici contaminate.

Infatti, il virus può resistere su cellulari e banconote da 2 a 4 giorni; su tessuti 1-2 giorni; su carta stampata fino a 3 ore; su legno fino a 2 giorni; su plastica e acciaio 4 giorni (5).

Ogni azienda oggi ha quindi la necessità di fronteggiare le nuove esigenze sanitarie generate dal Coronavirus, rimodulando la propria struttura produttiva in modo completamente diverso dall’organizzazione pre-COVID-19.

Anche i criteri di acquisto dei disinfettanti necessari per interventi protocollati di sanificazione di mani e superfici devono seguire regole diverse.

Oltre alla registrazione presso MINSAL per l’immissione in commercio e alla comprovata efficacia in tempi rapidi nei confronti del Coronavirus, i presidi devono possedere formulazioni tali da convincere qualitativamente anche il più reticente degli addetti a dare la propria totale adesione – la famosa compliance – al protocollo anticontagio aziendale e a partecipare proattivamente alle misure di prevenzione adottate dall’impresa per non interrompere l’attività produttiva, non incorrere in sanzioni e soprattutto salvaguardare la continuità lavorativa dei propri collaboratori.

Nei suoi 75 anni di attività, GOJO Industries ha costantemente sostenuto l’eccellenza qualitativa del suo listino, anche tramite la puntuale e trasparente applicazione della garanzia Soddisfatti-o-Rimborsati perchè il Cliente ha il diritto di riconoscere la faccia del Produttore dietro a ogni acquisto.

In tale ottica, l’Azienda USA si posiziona dunque come il fornitore preferenziale per l’utenza aziendale del segmento protocollato del mercato della ChiroSicurezza che – emerso in corso di pandemia – si è andato ad affiancare a quelli più convenzionali dell’ospedaliero e del largo consumo.

Purell Advanced Hygienic Hand Rub è un gel barriera registrato come presidio medico-chirurgico (PMC Reg. MINSAL 20169), che inattiva il Coronavirus in 30 secondi; la sua formulazione include 4 agenti idratanti per non disidratare la cute anche in caso di uso intenso e frequente; infine, un brevetto di produzione GOJO permette al suo contenuto di etanolo esclusivamente di origine vegetale di esercitare un potere biocida nei confronti del 99% degli agenti patogeni.

PURELL ADVANCED HYGIENIC HAND RUB ADX

La disinfezione delle superfici è fondamentale in aree ad elevato traffico di personale e ripetuta possibilità di contatto e/o manipolazione (a proposito… oltre alle postazioni di lavoro, occhio soprattutto alle maniglie, che vanno sempre considerate veri e propri reservoir! – ndr.) perché non solo il Coronavirus, ma anche agenti patogeni più comuni dimostrano un’elevata capacità di sopravvivenza ambientale (6):

Virus influenzale fino a 2 giorni
Norovirus/Rhinovirus fino a 8 settimane
Mycobacterium tubercolosis    4 mesi
Staphylococcus aureus MRSA 7 mesi
Escherichia coli 16 mesi
Salmonella typhimurium oltre 4 anni

Test comparativi tra varie soluzioni disinfettanti hanno evidenziato che presidi a base di etanolo sono estremamente efficaci nella sanificazione delle superfici con tassi di inattivazione biocida e virucida (SARS-CoV-2 compreso) del 99,9%.

Destinato all’uso professionale (uffici, industria agroalimentare, HORECA, macelli, magazzini, uffici per la disinfezione di superfici dure e piani di lavoro) Purell Surface Sanitising Spray è un ecobiocida che si distingue da prodotti generici per a) la conformità normativa (PMC Reg. MINSAL 20481); b) il design ergonomico della confezione di grande funzionalità (trigger a meccanismo NODRIP antigocciolamento); c) le certificazioni di efficacia (dimostrata efficacia virucida contro Coronavirus in 30 secondi) e qualità (omologa EN 4120:2007 per l’uso presso l’industria alimentare perché non conferisce off-flavours alle derrate) e d) le caratteristiche di eco-compatibilità del presidio: etanolo e coadiuvanti tecnologici sono esclusivamente di origine vegetale, il packaging è realizzato in materiali eco-compatibili e la certificazione ECOCERT consente l’impiego del presidio anche in ambiti di agricoltura biologica. Sotto forma di nebbia fine l’azione disinfettante è rapida, senza aloni e senza risciacquo.

purell surface

BIBLIOGRAFIA

  1. Vaccini in tempo reale. Il sole 24 ore. 2021.
  2. Speciale COVID-19. Vaccini. Istituto Superiore della Sanità. Nota Informativa 16 Marzo 2021.
  3. Attivazione di un piano mirato di prevenzione sulle misure anti-contagio e sulla gestione dei focolai di infezione da COVID-19 negli impianti di macellazione e sezionamento: nota metodologica ad interim. Protocollo condiviso INAIL 8 Aprile 2021.
  4. Iavicoli S. et al. Risk assessment at work and prevention strategies on Covid-19 in Italy. PloS One. Vol. 16(3): e0248874 (2021).
  5. Van Doremalen N. et al. Aerosol and Surface Stability of SARS-CoV-2 as Compared with SARS-CoV-1. N Engl J Med. 382:1564-1567 (2020).
  6. Kramer A. et al. How long do nosocomial pathogens persist on inanimate surfaces? A systematic review. BMC Infect. Dis. 6:130 (2006).
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