Fresco di stampa il Manuale INAIL 2022 “Rischio Biologico nelle Attività Agro-Zootecniche” pubblicato con l’obiettivo di fornire gli aggiornamenti su misure di prevenzione e protezione correlate al rischio biologico per la tutela della salute degli addetti del settore.
La pubblicazione si suddivide in una sezione generale (normativa vigente in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: applicabilità e responsabilità; concetti di rischio, pericolo e danno; valutazione del rischio) e in una sezione tecnica (schede monotematiche: caratteristiche degli agenti biologici frequenti e/o emergenti; effetti sulla salute dell’uomo; misure di prevenzione e protezione).
Ampio risalto è attribuito al capitolo delle zoonosi con dettagliato elenco dei punti e momenti critici predisponenti per lo sviluppo e la diffusione di agenti biologici in allevamento: indirizzo produttivo; processo e/o fase lavorativa; materie prime utilizzate; malfunzionamento dell’impianto di ventilazione; manutenzione di attrezzature e strumentari; microclima ambientale; gradiente igienico-sanitario ambientale; contatto diretto e/o indiretto con fluidi biologici animali; esposizione a bioaerosol infettivo; interazioni e flussi di manodopera.
Gli ultimi quattro fattori di rischio – assommati alla mancanza di procedure di biosicurezza e misure di prevenzione (es. DPI) – sono quelli che maggiormente favoriscono la trasmissione di microrganismi al lavoratore e rappresentare causa di contenzioso anti-infortunistico.
Protocolli di igiene e disinfezione che prevedono l’applicazione di detergenti e biocidi in fase di vuoto sanitario con integrazione di programmati interventi di virkonizzazione in presenza di animali, (i) riducono le concentrazioni di ammoniaca e anidride carbonica; (ii) abbattono le polveri respirabili e (iii) diminuiscono l’esposizione alle endotossine veicolate dal bioaerosol infettivo.
Il miglioramento igienico-sanitario che tutela salute, benessere, produttività animale e previene il rischio professionale di allevatori e veterinari.