3 Generazioni per 1 American Dream

All’inizio Akron, Ohio era soltanto una tra le tante gemelle sparse nelle grandi pianure del Midwest Americano: una cittadina sonnecchiosa, paciosa e laboriosa.

Nei primi anni ‘900, GoodYear arrivò a stravolgere la quiete di quel paesone distante poco più di 200 km dalle prime fabbriche dei Giganti dell’Automobile di stanza a Detroit, trasformandolo così nel cuore pneumatico a stelle-e-strisce.

Akron è stata anche il teatro di un altro American Dream, balzato agli onori della cronaca ben prima che nel corso della pandemia globale il mondo si accorgesse di quanto fosse importante difendersi dalle infezioni attraverso l’igiene delle mani: quello dei coniugi Goldie e Jerry Lippman, i fondatori di GOJO Industries.

Alcune Aziende sono riuscite talmente bene a progettare e a comunicare il proprio naming o quello dei propri prodotti da farli entrare nel lessico comune come icone della categoria merceologica di appartenenza: Jeep è diventato sinonimo di fuoristrada; Rimmel è usato al posto del mascara; si scrive Nutella ma si legge crema al cioccolato spalmabile; il nastro adesivo è lo Scotch; iPod è molto più di un lettore di musica digitale.

GOJO Industries è una di quelle Aziende ma è soprattutto il racconto di un American Dream iniziato nel 1946, quando Goldie e Jerry Lippman inventarono un rivoluzionario detergente waterless per le mani di meccanici e operai sempre sporche del nerofumo sulle gomme.

Le iniziali dei loro nomi ispirarono il nome del prodotto; i primi lotti di lavorazione furono miscelati nella lavatrice nel seminterrato della casa dei genitori di Goldie per essere poi confezionati in barattoli di sottaceti che Jerry recuperava dalle cafeterie della zona, incaricandosi poi in prima persona della vendita – di garage in garage – a meccanici e gommisti.

In ambito locale, il successo fu immediato: le mogli non rifiutavano più le carezze dei loro mariti, che non si presentavano più a casa con le mani annerite dai battistrada dei pneumatici e abbrutite dal benzene che a quel tempo era il detergente più a portata di mano in fabbrica e in officina.

L’ascesa di GOJO Industries è stata lenta ma costante e paziente: i Grandi Numeri – marchio e fatturato – arrisero circa 40 anni dopo, sotto l’egida della seconda generazione, quando Joe Kanfer rilevò dagli zii Goldie e Jerry il timone dell’Azienda.

Nel 1988 venne lanciato Purell® destinato a divenire uno dei prodotti più familiari e preferiti del Consumatore statunitense: il gel barriera barriera per antonomasia.

Le solite gole profonde addirittura raccontano che George W. Bush – prima additato come razzista e germofobico per aver usato il prodotto dopo aver stretto la mano a Barack Obama alla sua cerimonia di insediamento alla Casa Bianca nel 2008 – fosse in realtà un Past President visionario quando venne immortalato mentre offriva uno schizzo di Purell® allo stesso Obama con la raccomandazione di usare sempre quel gel barriera come antidoto all’influenza, perchè un Inquilino dello Studio Ovale ogni anno arriva a stringere la mano a circa sessantacinquemila persone.

Il lancio commerciale di Purell® fu sostenuto anche da lunghi anni di investimenti R&D intesi a migliorare non solo l’efficacia della formulazione a base di alcool etilico, le cui proprietà antisettiche erano già conosciute da millenni, a partire dagli antichi Egizi che usavano l’aceto come conservante delle mummie, ma soprattutto ad ottimizzare anche il profilo eutrofico per spuntare indicatori di consenso e conformità ideali e indispensabili per consolidare l’igiene delle mani come buona prassi di prevenzione.

Infatti, ancora a fine Anni Novanta, i tassi di conformità delle procedure di igiene delle mani tra il personale sanitario rimanevano scandalosamente modesti (spesso appena il 20% della frequenza raccomandata) perché l’uso troppo ripetuto di acqua e sapone si rivelava un detrimento per l’integrità della cute, come purtroppo aveva già sperimentato il buon Dottor Semmelweiss oltre 200 anni prima.

Oggi, invece, la più recente prova di campo effettuata da GOJO Industries dimostra che la disinfezione delle mani con la formulazione Purell® Advanced ripetuta perfino 100 volte al giorno, in base al protocollo sperimentale, addirittura migliora le condizioni della pelle che risulta più idratata e non bersagliata da ragadi e altri sintomi di scarsa tollerabilità cutanea.

Alla vigilia della pandemia da COVID-19, Marcella – figlia di Joe e pronipote dei due fondatori – assume le redini dell’Azienda che rimane sempre ancorata a oltre 70 anni di valori famigliari tra immutata passione per l’importanza del dettaglio; ostinata convinzione nelle priorità della ricerca e dello sviluppo; completa trasparenza della comunicazione e proattività per l’innovazione mirata a un mondo più equo e più sostenibile.

Dopo 3 generazioni, solamente la caratura di GOJO Industries infatti è mutata: un fenomeno di costume prima ancora di una realtà industriale, con 2500 dipendenti; oltre 600 codici prodotto per l’igiene e la cura delle mani; una quota pari al 25% del mercato USA dei prodotti per l’igiene delle mani e un marchio che secondo Forbes oggi vale almeno 1 miliardo di dollari.

Non sempre, ma a volte il Sogno si avvera: ci vuole sempre… visione, abnegazione e determinazione!

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