La biosicurezza è uno dei principali strumenti per prevenire l’introduzione, lo sviluppo e la diffusione di patologie trasmissibili da e all’interno di una popolazione animale. Le procedure adottate in azienda devono essere organizzate, flessibili e adeguate al tipo di produzione.

Gli scacchi sono un gioco di conoscenza e strategia per eccellenza. All’inizio di una partita, le mosse di apertura determinano la strategia generale e il posizionamento sulla scacchiera per l’intero incontro in funzione di obbiettivi di lungo termine di solito correlati alla sicurezza del re, alla struttura pedonale, allo spazio e all’attività dei pezzi. Paradossalmente, il gioco degli scacchi presenta molte analogie con la gestione sanitaria di un allevamento suinicolo prioritariamente basata sulle strategie di profilassi diretta. La biosicurezza è uno dei principali strumenti di prevenzione a disposizione di allevatori, veterinari e di tutti gli altri addetti che lavorano a contatto con gli animali per prevenire l’introduzione, lo sviluppo e la diffusione di patologie trasmissibili da e all’interno di una popolazione animale.
Le procedure di biosicurezza adottate in un allevamento devono essere sufficientemente flessibili, adeguate al tipo di produzione e alle specie o alle categorie di animali interessati e tenere conto delle circostanze locali e degli sviluppi tecnici. I principali responsabili dell’attuazione di misure di prevenzione e contrasto della diffusione di malattie tra gli animali e del controllo dei prodotti sotto la loro responsabilità sono in primis gli allevatori stessi (cfr. Regolamento UE 2016/429, Nuova Legge di Sanità Animale, considerando 44). Indipendentemente dagli obblighi di legge, il momento di ferree procedure di biosicurezza è comunque arrivato, come indicano il nuovo corso del “fare veterinaria” ispirato ai dettami One Health, nonché l’attuale e diffuso stato di allerta Psa condiviso dagli stessi Attori di Filiera. Inoltre, questo è anche l’imperativo vitale per un modello di suinicoltura coeso e compatto nella tutela della Salute Animale in tutti gli anelli della sua catena produttiva, nelle singole aziende zootecniche e soprattutto esteso sull’intero distretto di attività.

LEGGI L’ARTICOLO COMPLETO

scarica allegato pdf

Share