Esiste ancora lo spirito di Natale quello vero? Voler essere più buoni e meno egoisti è ancora un sentimento comune oppure un ricordo sfuocato, accantonato in un angolo sperduto della memoria?
Domande che attanagliano la mente di Babbo Natale sin dall’inizio di questo 2023. Quesiti condivisi ribaditi dalla cronaca di questi dodici mesi: bastano solo due-minuti-due di attenzione per il palinsesto di qualsiasi TG del mattino o della sera per toccare con mano il senso di deriva quasi irreversibile dell’Umanità.
“Accidenti! Che delusione! Proprio per me che con le mie slittate ogni anno mi faccio un mazzo tanto per evadere puntualmente cumuli di regali al solo scopo di insegnare ai bambini di tutto il mondo quanto sia più importante saper donare se stessi al prossimo! Come è possibile che crescendo il loro ricordo si è prima affievolito e forse addirittura stravolto?”
Babbo Natale con le sue renne è un rider antesignano a far consegne sulle strade del mondo. Un epigono della generosità che ha aperto bottega quasi due secoli fa, quando l’agile penna di Charles Dickens ha abbozzato l’iconografia moderna del 25 Dicembre.
L’albero con la punta a stella. Il pranzo con il tacchino sempre fumante. La famiglia tutta riunita con i bimbi allegri in prima linea. Le vacanze con le inevitabili palle di neve. I regali con tanto di bigliettino. I dolci speciali attesi tutto l’anno. Le carole cantate a squarciagola.
Ormai questa cartolina sprigiona ancora tutto il suo alone di magia solo per gli ultimi romantici. Forse perchè – era questo il Babbo-pensiero – in giro ci sono ormai troppi cuori induriti quasi implosi nei cattivi atteggiamenti, che prevaricano alla grande i buoni sentimenti. Egocentrismo, avidità, cupidigia, indifferenza sembrano i nuovi punti cardinali della Bussola dell’Animo dei più… Oh Mamma Mia!
Babbo Natale non ha dubbi: sa che ci vuole una svolta. In fondo, non è lui un formidabile innovatore?
Un segnale forte e chiaro di discontinuità per ridare speranza e motivazione a tutti: grandi e piccini.
Quelli però sono regali che ciascuno deve trovare in fondo al cuore e Babbo Natale sa bene che non può chiedere agli Elfi della Fabbrica di impacchettare una quintalata di Buona Volontà in confezioni da pizzico monodose e caricare tutto sulla slitta. Mission Impossible! Anche per uno tosto come lui.
Ma… proprio in quel momento… sopra il suo inconfondibile berretto rosso bordato di lucine intermittenti si accende la Lampadina della Buona Idea!
“SCIOPERO! Ecco cosa farò!” – sentenzia Babbo Natale, anche se in cuor suo sa già che si tratterà di uno sciopero bianco, un po’ perché vuole essere in tinta con il colore ufficiale della livrea del Natale e un po’ perché lui è fondamentalmente uno stakanovista del lavoro, che non se la sente di astenersi totalmente proprio nella notte del 25 Dicembre.
Anche se significa dare un calcio a una tradizione secolare e popolare, quest’anno Babbo Natale non si metterà alle redini di Salterello&Co ma si improvviserà mental coach per organizzare il primo Open Day di Santa Claus.
Come nella Ricerca del Tempo Perduto, soprattutto a Natale occorre scartare – proprio come si fa con la carta da regalo – i veli del tempo che stratificandosi negli anni sul cuore uno sopra l’altro finiscono con nascondere l’essenza dell’età più innocente, quando per tutti è naturale cercare emozioni in un gioco semplice e spensierato; spontaneo liberarsi in una risata contagiosa e pacifico scoprire una meraviglia dietro ogni angolo di casa.
Oh là… una giornata di ri-orientamento allo spirito natalizio a BimboLandia, perchè rimpicciolire l’io degli adulti significa conservare la capacità di guardare il mondo sempre con gli occhi dei bambini. Incantati, puri, buoni, diversi.
Eppoi… almeno per quest’anno… finalmente giocare in casa! Tanta roba anche per Babbo Natale.
BimboLandia. Paese mitico e leggendario tanto quanto l’isola di Atlantide. Oltre i confini del mondo e fuori dal tempo. Un Regno felice e in perenne movimento. Giorni 7/7 e 364/365… ma solo perché il 25 Dicembre è festa nazionale. Il Giorno del Regalo.
BimboLandia. Un’attrazione turistica irresistibile. Tutti la conoscono ma pochi ricordano che è vietata ai maggiori di 12 anni.
Infatti, già i teen agers devono esibire allo Gnomo della Frontiera il Fantasy Pass (un po’ come la vignetta che gli italiani acquistano al Valico di Chiasso per guidare attraverso la Svizzera in autostrada!), mentre i loro pari-età hi-tech, che vivono succubi in simbiosi H24 con playstation, tablet e smartphone, hanno perso ogni diritto di visto, anche temporaneo. Gli adulti poi possono accedere esclusivamente accompagnati per mano da minori aventi diritto e soltanto se dimostrano di saper guardare il mondo con gli stessi occhi trasparenti e favolosi che solo un bambino possiede.
Mancano pochi giorni alla data fatidica.
Babbo Natale comincia con i preparativi per ricevere la prima delegazione di iscritti all’evento. Priorità d’obbligo: definire il menù e trovare il regalo motivazionale!
Babbo Natale è un counsellor fortunato! Emmanuel il piccolo puffo blu che gli fa da Mastro Pasticcere ha appena sfornato una vassoiata di petite madeleine, il dolcetto francese corto e paffuto, che sembra la valva scanalata di una capasanta, ma invece dispone dell’insolito potere di evocare il gusto dell’infanzia (la cosidetta sindrome di Proust – NdR), facendo riaffiorare la nostalgia di sapori che sembravano perduti nell’oblio del tempo e che invece riemergono inaspettatamente, anche quando sembra che la loro memoria sia andata irrimediabilmente perduta.
Babbo Natale ora è pronto a concentrare la sua attenzione su quello che sa fare meglio: preparare il Sacco Senza Fondo dei regali, che quest’anno distribuirà nella Piazza Grande di BimboLandia, mentre le stelle brillano nel cielo e la neve scende lieve come piuma d’angelo.
In questo piccolo angolo di magia, la barba bianca di Babbo Natale e il suo vestito rosso sono i sorrisi più luminosi che rischiarano il buio della notte.
Egli conosce ogni bambino per nome e sa esattamente cosa avrebbero dovuto trovare sotto l’albero.
Un dono che non solo avrebbe fatto brillare gli occhi, ma lasciato anche un’impronta indelebile nelle vite dei bambini e nel destino delle Nazioni, perché era semplice, unico e speciale ma soprattutto utile per ricordare nel tempo come affrontare le sfide e le speranze di un Paese.
A proposito… sulla Via Lattea già si staglia la sagoma inconfondibile della sua slitta, che ha imbarcato una prima delegazione di Mini Me, che sembrano appena usciti da un summit dei G-20 o da un vertice tra COP28 oppure prelevati uno per l’altro al meet-and-greet point del Forum di Davos!
Joe, l’allegro cowboy è il primo a ricevere il suo regalo, rigorosamente incartato a stelle e strisce. Una lente d’ingrandimento dorata che simboleggia la ricerca della verità e la comprensione delle visioni diverse per consentirgli di trascendere l’Ovvietà promuovendo accordo e armonia tra tutti i popoli del pianeta nel rispetto delle loro singole diversità.
Il secondo bambino si chiama Vladimir, come il leader della Russia. Vladimir è un ragazzetto impavido e forte che eccelle nelle arti marziali. Il suo regalo è una variopinta matrioska sui generis: ogni bambola racchiude un messaggio di amore e indulgenza. Babbo Natale spiega a Vladimir che la forza vera risiede nella capacità di aprire il proprio cuore agli altri, proprio come le matrioske si aprono una dentro l’altra.
Timidamente, un marmocchio ucraino affianca il piccolo judoka russo e sembra quasi voler celare il suo senso di timore e disagio. Babbo Natale lo rincuora e gli consegna una chiave d’oro. Volodymyr capisce subito che è la Chiave della Pace da usare per aprire le porte del dialogo e della cooperazione e non quella degli hangar in cui le Grandi Potenze ammassano droni e armamenti missilistici.
A quel punto, Babbo Natale non può però più continuare a ignorare un paio di occhi a mandorla che lo squadrano quasi a volerlo scannerizzare. Rovista nel sacco e trova per il piccolo Xi il Giardino dell’Immaginazione formato bonsai, che lo ispirerà a guardare sempre al futuro della Cina con occhi candidi e innocenti di bambino anche quando governerà come Presidente del Partito. Infatti, Babbo Natale, con un sorriso affettuoso, spiega a Xi che il Giardino dell’Immaginazione è un invito a coltivare la creatività, a pensare oltre i confini stabiliti, a immaginare un futuro in cui il suo Popolo crescerà forte e prospero, sotto la guida di idee innovative e menti libere.
Babbo Natale nota che però sulla slitta ci sono due bambini capricciosi che continuano a guardarsi in cagnesco e a farsi continui dispetti come in un’escalation di irrefrenabile animosità.
“Accipicchia… mi tocca fare il Casco Blu ONU proprio nella notte… più pacifica dell’anno!”
Fortunatamente, Babbo Natale non è tipo da lasciarsi scoraggiare facilmente.
A Benjamin il bimbo con kippah che viene da Gerusalemme e a Ismail quello con kefiah che arriva dalla Striscia di Gaza, Babbo Natale fa un unico stesso dono, ma molto, molto speciale. Un puzzle magico con cui costruire insieme il Ponte della Convivenza. Il gioco avrebbe insegnato a entrambi a vivere, lavorare e collaborare da buoni vicini per dimostrare quotidianamente al mondo intero che la Pace è semplicemente una questione di incastro tra tasselli giusti, proprio come avviene da piccoli quando ci si diverte con… CodyCross!
Nel cuore di Babbo Natale un posto esclusivo è sempre riservato per i bimbi armeni. Per Nikol quindi di questi tempi. A lui tocca in regalo il Kit del Sarto Prodigioso che oltre a filo, forbice, ditale, metro, gessetto e spilli in abbondanza contiene una selezione infinita di filati, sete, broccati, rasi e velluti da fare invidia a Giorgio Armani per confezionare le millenarie storie di cristianità e civiltà della sua terra in capi di alta moda, organizzare defilè in tutte le piazze del mondo, promuovere l’unicità della sua gente e preservare la bellezza della sua cultura.
Nonostante tutte le marachelle che combina tutti gli anni anche il nariciuto Ìlham, alias il Franti del Mar Caspio, riceve inaspettatamente da Babbo Natale un regalo. Un piccolo orologio da tasca in argento con l’iscrizione Tempo della Riconciliazione. Babbo Natale precisa che l’orologio gli sarebbe servito per riflettere quel minuto in più prima di fare sempre il bulletto prepotente e per prendersi il tempo necessario a cercare l’intesa e la diplomazia indispensabili per guadagnarsi il rispetto dei compagni di banco, perché la buona condotta conta sempre anche… tra le impervie montagne del Caucaso!
Dulcis in fundo, arriva il turno delle Quota Rosa!
“Ursula ti voglio fare un regalo che ti accompagnerà nel tuo viaggio di crescita e leadership fino a quando salirai sul palcoscenico della politica internazionale” dice Babbo Natale, tirando fuori dal sacco una scatola avvolta in una carta argentata e rossa, con tanto di fiocco dorato.
La bionda e rubizza Fräulein in miniatura non trattiene la sua eccitazione quando scopre un libro dall’aspetto antico e misterioso, che sembra edito e rilegato per una saga di Harry Potter: il Manuale Tascabile della Trasparenza, che le insegnerà a leggere la Storia con gli occhi puri e trasparenti dei bambini e sarà la sua guida al ricordo costante della meraviglia e della sincerità, quello che gonfia tutti i cuori quando sono ancora giovani virgulti.
Ursula comincia subito a sfogliare il libro con occhi curiosi e dopo poche pagine comprende che un giorno, quando presiederà la Commissione Europea, ci vorranno saggezza, empatia e chiara visione di un mondo migliore per tutti, compresi immigrati ed emarginati.
BimboLandia è proprio un posto fatato: si possono fare i regali anche agli avatar!
Una sorpresa anche per Babbo Natale nonostante tutti i suoi anni di onorato servizio di fattorinaggio in giro per il mondo.
La notizia del triste destino di una dolce italianina di nome Giulia che amava rincorrere le farfalle nei prati fioriti è uno dei motivi dello sciopero bianco indetto da Babbo Natale per il 25 Dicembre 2023.
In un giorno qualsiasi del calendario, uno spirito malvagio e violento aveva sottratto prematuramente la sua giovane vita e la notizia della sua morte si era diffusa come vento gelido in tutto il Regno di BimboLandia, lasciando gnomi, elfi e folletti in lacrime, attoniti, sgomenti e addolorati.
Improvvisamente, come per magia, Babbo Natale scorge che dall’ultima fila della slitta scende l’anima gentile di Giulia, subito circondata da bambini provenienti da tutto il mondo, che la inondano di coccole e carezze. Come d’incanto – nonostante la sua triste storia – Giulia ricomincia a sorridere.
Babbo Natale non vuole fare il guastafeste, ma nemmeno resiste a non avvicinare Giulia per mormorarle dolcemente “Piccola mia, oggi riceverai un regalo speciale che porterà un messaggio importante dritto al cuore di tutti” mentre socchiude un grande scrigno dorato da cui compare un luminoso fiore di cristallo, simbolo di purezza e resilienza.
“Questo fiore” annuncia Babbo Natale “rappresenta la tua luce eterna e il tuo spirito coraggioso. Brillando in continuo, il fiore ricorderà sempre a tutti noi che è ora di dire basta alla violenza sulle donne e il tuo ricordo diventerà così un Faro di Speranza per un mondo giusto”.
Così, la storia di Giulia e del suo fiore di cristallo diventa un’altra fiaba di Natale, che sarà raccontata tutti gli anni in tutto il mondo per ribadire che la luce di ogni anima del creato è preziosa e insostituibile.
Il sole sta tramontando e comincia a fare freddo anche nel fiabesco mondo di BimboLandia.
Babbo Natale raduna i suoi piccoli e rabbrividiti ospiti al caldo del Magico Salone della Festa, detto così perchè a BimboLandia le sue porte vengono aperte soltanto il giorno della Festa Nazionale.
Seduti a cerchio Joe, Vladimir, Volodymyr, Xi, Benjamin, Ismail, Nikol, Ìlham, Ursula e Giulia sono illuminati dalla luce di mille candeline che adornano le pareti come fossero mille scintillanti stelline.
Babbo Natale si mette al centro della sala come fosse un fuoco acceso per riscaldare un improvvisato bivacco e comincia a leggere un libro intitolato la Storia della Gentilezza, che racconta i piccoli e sconosciuti gesti di amore che hanno cambiato il mondo.
In realtà ogni pagina è intrisa di insegnamenti ispirati dalle parole di Gesù per i bambini del mondo.
“Cari i miei bei piccini, io credo che la Salvezza del Mondo sia davvero un Dio Bambino. E’ Colui che ogni 25 Dicembre nasce per noi nel Presepe”.
Così conclude Babbo Natale richiudendo il libro, mentre a BimboLandia tutti si scambiano sorrisi di pace.