Comprendere l’architettura frattale del biofilm consentirà al veterinario di contrastare l’antibioticoresistenza?

Sempre puntuale in edicola Biosecurity O’ Clock  che mira a diffondere la cultura della biosicurezza in ambito veterinario. Questa volta la rubrica “pennella” una nuova frontiera per comprendere l’insidiosità del biofilm: le sue dinamiche di evoluzione scalare.
Il frattale è un sistema dinamico in evoluzione scalare in grado di ripetere la sua forma allo stesso modo su scale diverse, analogamente alle curve rialziste o ribassiste dell’andamento degli indici di borsa o al corso di un titolo azionario: ingrandendo una qualunque sua parte si ottiene una figura simile all’originale. In un’ottica OneHealth mirata alla riduzione del consumo di antimicrobici per limitare il fenomeno dell’antibioticoresistenza, per il Medico Veterinario la conoscenza dell’architettura frattale assume contorni strategici per due motivi fondamentali: (1) l’insidiosità del biofilm adeso in abbondanza alle superfici e alle strutture di allevamento e onnipresente negli impianti idrici e (2) il volume di antibiotici ancora oggi prescritti a salvaguardia della salute animale, nonostante i ripetuti richiami a un loro uso prudente sollecitato dalle Autorità Sanitarie di tutto il mondo. Il “pezzo” mira a far familiarizzare il Prescrittore con l’impiego sistematico di detergenti e disinfettanti che – in linea con le linee-guida degli esperti del Ministero della Salute – rappresentano la sola strategia di prevenzione attuabile per una risoluzione del problema. Per leggere l’articolo completo clicca qui

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